Hanno superato quota 1000 gli/le iscritti/e al corso di formazione online su “La vittimizzazione secondaria nel contesto della violenza contro le donne” attivato lo scorso 14 ottobre dal progetto Never Again. In considerazione del grande interesse suscitato, le iscrizioni sono prorogate al 30 novembre 2021.
Il corso, destinato a chi lavora nella giustizia, avvocati/e e magistrati/e, nelle forze dell’ordine e nei media, ha anche ricevuto l’accreditamento dal CNF, Consiglio Nazionale Forense, e consente ad avvocati/e professionisti/e e praticanti di conseguire 9 crediti formativi.
La vittimizzazione secondaria interviene nel momento in cui le istituzioni con cui le donne entrano in contatto quando decidono di uscire dalla violenza finiscono invece per renderle vittime una seconda volta, ad esempio sottovalutando o disconoscendo il vissuto di violenza, o dandone una rappresentazione che lede la loro dignità o giustifica la violenza.
Il progetto Never Again, lanciato il 25 novembre 2020, è coordinato dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli e realizzato insieme a D.i.Re-Donne in rete contro la violenza, Il Sole 24 ore-Alley Oop, M.A.S.C.-Movimento artistico socio culturale, Maschile plurale e Prodos Consulting-European Projects and Funds, ed è sostenuto dal programma Diritti Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione europea.
“Un segnale molto positivo, che denota un accresciuto interesse per questo aspetto, finora trascurato, della violenza contro le donne, fonte di enorme sofferenza e che può contribuire anche a scoraggiare dal denunciare la violenza subita”, afferma Teresa Bene, coordinatrice scientifica del progetto e professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
“La vittimizzazione secondaria deve essere evitata”, sottolinea Antonella Veltri, presidente di D.i.Re. “Il corso permette di comprendere i suoi meccanismi, come avviene e quando, e cosa può essere fatto perché non accada, contribuendo così ad attuare concretamente la Convenzione di Istanbul, ancora troppo poco conosciuta e applicata nel nostro paese”.
“Questa formazione è un primo passo per stimolare un cambiamento di approcci e prassi che derivano da stereotipi e pregiudizi di cui spesso non ci si rende neanche conto, perché frutto della cultura patriarcale in cui tutti e tutte siamo immersi”, nota Alessio Miceli, presidente di Maschile Plurale.
Il corso è strutturato in 9 moduli di video-lezioni preregistrate che ciascuno può seguire autonomamente una volta effettuata l’iscrizione, e rilascia un attestato di partecipazione con il numero di ore e moduli fruiti. Il percorso formativo si apre con una analisi della violenza maschile contro le donne, approfondisce le disposizioni legislative, analizza la vittimizzazione secondaria nei diversi percorsi giudiziari e nei media, e si chiude guardando a un cambiamento culturale che investa attivamente anche gli uomini.
Il bando e il modulo di iscrizione sono disponibili al link: https://www.vittimizzazionesecondaria.it/bando/
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